Una struttura sanitaria, ancora di più se all’interno di una regione tra le più popolate d’Italia, è una realtà complessa, articolata e cruciale ideale per mettere alla prova uno strumento di Application Performance Monitoring . . È la sfida affrontata e superata da Sorint.lab, pronta a dimostrare la validità delle proprie competenze e delle proprie scelte, in totale sintonia con il cliente, in un’Azienda Sanitaria di uno dei principali capoluoghi della Lombardia.
Una missione impegnativa sotto diversi aspetti, in uno scenario tra i più variegati possibili. Tra un data center di dimensioni importanti, apparecchiature mediche connesse con pochi compromessi sulla disponibilità, la gestione degli ambulatori e delle prenotazioni, senza dimenticare una parte amministrava comunque importante per numero di utenti, l’impegno è di quelli difficili anche solo da paragonare.
Il CUP non può attendere
In particolare, alte anche le aspettative. Nel caso specifico, orientate alla gestione del Sistema Unico di Prenotazione, il CUP, punto di accesso per i pazienti e nodo nevralgico dell’intera struttura organizzativa e IT. La soluzione da individuare doveva garantire la capacità di coprire qualsiasi evenienza per scongiurare blocchi del servizio, la gestione dei servizi erogati da terzi e integrati nel processo, la capacità di individuazione rapida dei problemi, per attivare i relativi interventi e infine, l’individuazione del corretto dimensionamento dell’infrastruttura IT, al fine di evitare sprechi di risorse.
Dalla fase iniziale di confronto con tutte le parti in causa, Sorint.lab ha individuato in Dynatrace il punto di partenza ideale intorno al quale costruire la soluzione su misura. Una scelta sicura, convalidata dal giudizio Gartner di principale fornitore sul mercato. Inoltre, strumenti e competenze disponibili si sono rivelate adatte a garantire quanto richiesto: una visione istantanea e completa su applicazioni, servizi, infrastruttura, accessi ai database e sulla user experience.
Tra i problemi più diffusi di una struttura sanitaria di grandi dimensioni, spesso cresciuta nel tempo in modo poco organico, c’erano infatti diversi aspetti potenziali cause di sprechi e riduzione delle prestazioni. Per esempio, è emersa la necessità di uniformare le informazioni e relativi contenitori. Oppure, affrontare la difficoltà nel condividere e confrontarsi sulla base di dati distribuiti in diversi silos. Con ripercussioni anche sulla qualità e i tempi di decisioni spesso urgenti.
Per la fase di messa in opera si è inoltre seguita una procedura dinamica. Avviata una prima fase di test automatici, sfruttando tutte le potenzialità di Dynatrace, si è potuti arrivare presto a una serie di risultati da analizzare. Da questi, si è passato poi ad alimentare sistemi di Analytics in grado di aiutare a valutare la qualità dei risultati e indicare dove intervenire per spingersi ancora oltre. Ripetendo la procedura fino a raggiungimento dei livelli di servizio desiderati.
Andando più nel dettaglio, in prima battuta si è partiti intervenendo sulla cartella clinica, la farmacia interna e il pronto soccorso. Tre temi critici e variegati per disponibilità e caratteristiche. Durante la fase di test si è inserita poi anche la parte backend, sostituendo una soluzione precedente. A questo punto, dalla simulazione si è passati alla parte operativa, lasciando ampi spazi ai primi riscontri degli utenti. Utili per avviare la personalizzazione del sistema APM.
Entrato a pieno servizio, il sistema è stato quindi tenuto sotto stretta osservazione per il tempo necessario a verificare l’allineamento con le specifiche. Sempre con l’occhio attento però a cogliere indizi per eventuali miglioramenti, soprattutto alla ricerca di rallentamenti imprevisti, il verificarsi di eccezioni e l’integrazione con i servizi esterni.
La cura migliore
Diversi i risultati raggiunti. In particolare la risoluzione di numerosi problemi legati a configurazioni, errori software o compatibilità tra le tante componenti diverse individuate. Inoltre, eliminato il rischio di saturazione delle risorse attraverso la capacità di prevedere picchi e inviare segnali di allerta tempestivi. Sul lato utente, risalendo alle cause sono praticamente scomparsi rallentamenti imprevisti nelle prestazioni. Spesso, dovute a query complesse o non ottimizzate.
Per quanto riguarda il personale IT, la possibilità di contare su un pannello di controllo con tutte le informazioni utili a individuare ogni minimo segnale di malfunzionamento, grazie a indicazioni chiare e complete. All’occorrenza, con dashboard personalizzabili, preziose anche per individuare ulteriori margini di miglioramento e relativi spazi di intervento.
Soprattutto, però, l’intervento Sorint.lab è stato tale da rivelarsi praticamente trasparente: durante l’installazione e la messa a punto l’utente non si è accorto di niente, se non dei benefici sulle prestazioni una volta completato il lavoro.