Manutenzione evolutiva del software: l’alleato è l’open source

Manutenzione evolutiva del software: l’alleato è l’open source

Nell’ottica di manutenzione evolutiva del software e dei servizi, il software Open Source si è diffuso ampiamente negli anni in ambito aziendale ed enterprise grazie alla comprensione dei benefici derivanti dalla sua adozione. Ma quali sono nello specifico? 

 

Comprendere la manutenzione evolutiva del software

La manutenzione evolutiva del software è un processo fondamentale per garantire che le applicazioni non solo rimangano funzionali e sicure nel tempo, ma anche che continuino a soddisfare le esigenze in evoluzione dei loro utenti e del mercato. Questo tipo di manutenzione implica l’aggiornamento continuo e l’adattamento del software per rispondere a nuove sfide, sfruttare le ultime tecnologie e correggere eventuali difetti o vulnerabilità che emergono nel tempo.

 

Definizione e importanza della manutenzione evolutiva del software

Caratterizzata da un approccio proattivo e strategico, la manutenzione evolutiva è un processo costante di miglioramento e adattamento del software, che va oltre la semplice correzione di bug o la risposta a problemi emergenti. Questa pratica, infatti, include l’aggiornamento delle funzionalità, l’ottimizzazione delle prestazioni e la garanzia che il software continui a essere rilevante in un ambiente tecnologico in rapida evoluzione. Attraverso la manutenzione evolutiva, le organizzazioni possono assicurarsi che i loro sistemi software non solo sopravvivano, ma prosperino nel tempo, mantenendo un vantaggio competitivo e soddisfacendo le aspettative degli utenti​​.

 

Impiegare l’open source nella manutenzione evolutiva del software

L’integrazione dell’open source nella manutenzione evolutiva del software è un passo strategico per le aziende che mirano all’innovazione e alla flessibilità. Questo approccio non solo permette una personalizzazione profonda del software, ma offre anche l’accesso a un’ampia gamma di soluzioni e comunità globali. La facilità di adattamento alle nuove tecnologie, unita all’eliminazione dei vincoli di licenza, rende l’open source particolarmente adatto per sviluppi dinamici e a lungo termine. L’adozione di questa metodologia, abbinata a pratiche come DevOps, assicura che il software rimanga all’avanguardia e allineato con le mutevoli esigenze aziendali.

 

Caratteristiche degli strumenti open source

Gli strumenti open source si distinguono per la loro modularità e la trasparenza del codice, fattori chiave che promuovono l’innovazione e un rapido sviluppo. Queste caratteristiche, unite al sostegno di comunità attive, offrono un supporto costante e risorse abbondanti. La compatibilità con le moderne metodologie di sviluppo, come DevOps, e l’impiego di tecnologie avanzate, come la containerizzazione, migliorano ulteriormente la gestione e la manutenzione del software. Questi aspetti facilitano l’agilità e la rapidità di risposta alle richieste di evoluzione del software, mantenendo le applicazioni al passo con le esigenze di mercato in continua evoluzione.

 

Devops e sviluppo Open Source 

Manutenzione ed aggiornamento sono due fattori chiave in ogni sistema software. La possibilità di poter adeguare ed evolvere servizi e piattaforme informatiche dipende da vari fattori, tra i quali sono decisivi modularità, complessità e comprensibilità del codice. 

A differenza dell’approccio monolitico usato per tanti anni, le strutture moderne di sviluppo e messa in opera del software usano criteri e paradigmi Devops come microservizi container, cloud e API condivise. Alla base di questi troviamo attualmente strumenti di tipo Open Source e i principi di collaborazione, condivisione e trasparenza che lo ispirano.  

Manutenzione evolutiva con software Open Source 

Un vantaggio chiaro ed immediato in ottica di manutenzione evolutiva dell’approccio Open Source è l’eliminazione del problema vendor lock-in, ovvero il vincolo indissolubile con produttori e società esterne per la gestione del proprio software, sia a livello di licenze (con i relativi costi economici) sia a livello di codice proprietario. Si evita anche il rischio che affidandosi a terze parti, questo potrebbero cessare il supporto per determinati prodotti o addirittura cessare l’attività. 

I team di sviluppo che adottano tecnologie Open Source possono eseguire le fasi di manutenzione evolutiva del software, test e rilascio internamente, senza dovere fare necessariamente riferimento a altre società. Strumenti come l’applicazione Open Source GitLab possono coprire l’interno ciclo di vita DevOps di una soluzione Web, dalla pianificazione a livello strategico sino alla messa in produzione. Inoltre, la modularizzazione delle applicazioni permette a ciascun team e singolo sviluppatore di accumulare esperienza in specifici settori senza dovere conoscere in dettaglio tutta l’applicazione monolitica, risultando così in grado di rispondere più rapidamente alle esigenze di evoluzione delle piattaforme e dei servizi in base al modello di business. 

Sotto questo aspetto l’adozione di strumenti come i container, per esempio Docker, è fondamentale. Nato da un progetto Open Source, consente di isolare le applicazioni e processi eseguendoli in modo indipendente, con la possibilità di sperimentare su un singolo modulo software e riutilizzare quelli sviluppati per altre soluzioni, siano stati sviluppati internamente e/o reperiti nelle librerie condivise. 

 

WP - modernizzare le applicazioni

Strumenti per ottimizzare il lavoro e la manutenzione evolutiva 

Tool Open Source come Docker possono essere accompagnati da orchestratori come per esempio Kubernetes, una delle piattaforme Open Source per l’automazione delle operazioni più diffuse. In questo modo, durante la manutenzione evolutiva, l’applicazione risulta suddivisa e containerizzata e la sua messa in produzione può essere gestita in cluster e orchestrata su diversi host, scalando secondo le esigenze e arrivando perfino ad automatizzare la distribuzione di aggiornamenti degli applicativi. Va notato che strumenti come Kubernetes non supportano soltanto tecnologie e strumenti Open Source ma possono lavorare con architetture on premise, cloud pubblici e infrastrutture ibride, il che consente di adottarli anche durante la fase di migrazione di piattaforme legacy verso sistemi più moderni. 

Quando si eseguono manutenzioni ed aggiornamenti del software si spende molto tempo a compiere operazioni manuali di configurazione e preparazione, con complicazioni e colli di bottiglia per i team di lavoro che devono cooperare. Per ovviare a questo problema sono nati strumenti di automazione come Ansible, perfettamente in linea con i paradigmi DevOps e la filosofia Open Source, automatizzando quelle procedure che gli sviluppatori implementano inizialmente a mano. Quando gli sviluppatori eseguono aggiornamenti o operazioni di manutenzione evolutiva del software, risulta possibile semplificare e automatizzare le procedure necessarie invece di ripeterle manualmente. 

Basilare nella scelta dei sistemi Open Source è l’elevata standardizzazione e condivisione delle API. Tutti gli strumenti e i servizi possono usare protocolli e standard trasparenti e conosciuti dagli sviluppatori e team di sviluppo, oltre che dagli stessi provider di servizi. In questo modo, se dovesse rendersi necessario migrare una piattaforma software verso altro fornitore, magari per adottare tecnologie cloud più moderne o economicamente convenienti, non sarà necessario riscrivere tutto il codice originale, valendosi delle esperienze e del lavoro già accumulato.