APM Application Performance Monitoring: 4 tools irrinunciabili

APM Application Performance Monitoring: 4 tools irrinunciabili

I sistemi di APM Application Performance Monitoring sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo di un’esperienza utente efficace e funzionale 

Si tratta non solo di individuare eventuali problemi nell’insieme dei processi e degli elementi che compongono un applicativo, ma anche di valutare e di monitorare altri livelli di complessità che riguardano, per esempio, il server o il sistema di storage. 

In altre parole: gli APM e i tool a essi legati rappresentano un perno della strategia di un’organizzazione che metta l’utente al centro. Le aspettative moderne sono molto alte quando si parlano di applicazioni e sistemi: l’utente finale si aspetta che funzionino sempre al meglio e anche piccoli cedimenti possono rappresentare un problema. 

I giusti tool per gli APM permettono di prevenire i problemi, monitorare il funzionamento dell’applicativo e dell’infrastruttura circostante e di garantire all’utente la qualità che si aspetta. 

 

APM Application Performance Monitoring: come farlo bene 

Riuscire a ottenere il massimo dalle applicazioni, quindi, è una questione propedeutica sia al lancio sia all’introduzione degli aggiornamenti: farsi trovare preparati è la soluzione ai problemi e permette di ottenere risultati migliori. 

Per massimizzare i vantaggi dell’APM Application Performance Management, ci sono una serie di buone pratiche da seguire. Per esempio, è importante riuscire a configurare un monitoraggio end to end dell’applicazione, attraverso tool evoluti che considerino anche i microservizi e i container, per esempio. 

Ulteriori benefici vengono apportati dall’adozione di alert personalizzati e delle relative soglie, che avvisano gli utenti quando certi livelli di performance non sono al livello di quelli impostati (e auspicati). È un aspetto importante per evitare che il reparto IT sia sopraffatto dalla quantità di elementi da considerare: l’aiuto tecnologico, in questo caso, è fondamentale per la riuscita del progetto. 

 

APM: i tools irrinunciabili

Ci sono quindi una serie di APM tool che possono aiutare le organizzazioni a monitorare le prestazioni degli applicativi. Anzi, potremmo definirli irrinunciabili. 

 

Synthetic Monitoring 

Il synthetic monitoring serve a simulare l’insieme di azioni che seguirà l’utente usando l’applicativo.  

Ciò permette, da una parte, di incrociare eventuali bug da correggere; ma soprattutto, dall’altra parte, di valutare se la fruizione dell’applicazione e le performance sono all’altezza delle aspettative. Particolarmente utile, per esempio, per un portale di e-commerce, dove qualunque ritardo nell’elaborazione del pagamento può significare perdere un cliente. 

 

Analisi dell’infrastruttura 

Le applicazioni non vivono in una bolla, ma sono profondamente legate all’infrastruttura sottostante. Implementare a dovere una soluzione di APM Application Performance Monitoring significa, insomma, identificare anche eventuali problemi e inefficienze degli elementi dell’infrastruttura, dal server al database fino alla rete utilizzata.  

 

Test: end to end e regression 

Effettuare i test è un aspetto centrale del monitoraggio delle performance. Per questo, poter sfruttare sistemi automatizzabili e personalizzabili fornisce all’organizzazione informazioni utili per continuare a migliorare l’applicativo.  

I test end to end considerano tutta l’applicazione e servono a verificare che, in breve, non ci siano ostacoli lungo il percorso. I regression test, invece, servono a ripetere i test ogni volta che viene effettuato un aggiornamento, al fine di considerare se quest’ultimo ha introdotto problemi rispetto alla versione precedente. 

 

Analytics 

Ci sono poi gli analytics. Vale a dire un tool che organizzi le informazioni per confrontare i risultati dei test e quindi valutare la loro qualità. In questo modo l’impresa può considerare su quali aspetti concentrare la propria attenzione, quali processi vanno migliorati e quali elementi hanno bisogno di essere rivisti. 

 

APM Application Performance Monitoring: perché serve 

L’APM è quindi una soluzione efficace ed efficiente per verificare che gli applicativi funzionino come ci si aspetta. L’aspetto più critico – ma anche quello a cui dare priorità – è assicurarsi che l’applicativo non solo continui a funzionare come previsto, ma offra la qualità dell’esperienza utente prevista. Un aspetto da cui poi dipende il proseguimento del rapporto con l’utente finale. 

Gli APM tool si inseriscono di un insieme di servizi e di consulenza che Sorint.Lab offre alle aziende per rendere agili, scalabili e sicure le infrastrutture IT, anche grazie a un supporto attivo H24 

In questo modo, le organizzazioni possono rendere più efficaci i loro processi e ridurre il tempo che viene speso a sistemare gli errori e a porre rimedio ai problemi. 

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